arti figurative
Illustrazioni
Nelle illustrazioni il campo di ricerca e di espressione è vario e non totalmente unitario nello stile e nella tecnica. Le tematiche principali sono sicuramente la Natura e la propria espressione nelle diverse forme che compongono la vita e la realtà che ci circonda.
Questo interesse nei confronti della Natura è sempre stato presente in me, un legame che ho sempre percepito nella mia vita. Apparentemente abbandonato per qualche tempo e riscoperto negli ultimi due anni, sto approfondendo il mondo naturale e botanico sotto diversi aspetti. Dal punto di vista fisico, metafisico, spirituale, simbolico, naturalistico, antropologico lasciando che i disegni fluiscano naturalmente, senza progettazione o disegni preparatori, come accade con quasi tutti i miei lavori. Ultimamente i miei interessi sono rivolti all’erboristeria in particolare a quella definita “planetaria”, un approccio che trova le proprie basi in studi e ricerche ancora poco diffuse ma non per questo meno veritiere ed efficaci. Tale approccio mette in relazione le piante e le loro proprietà con i pianeti del sistema solare e con la luna, riscoprendo e approfondendo tematiche a volte già conosciute e sperimentate dall’umanità ma ormai in parte dimenticate e soppiantate da teorie e approcci più “scientificamente ortodossi”, che non sempre però si rivelano pienamente efficaci.
Illustrazioni
Dipinti e Disegni
Parte della mia ricerca artistica è legata al corpo e alle sue forme, in particolare il mio corpo, le mie forme. Ma non solo. Spesso infatti ho disegnato-dipinto altri corpi dalle forme più sinuose e generose proprio per indagare, più che in altri, la carne, la “materia”, le ombre e le luci che su di essa si compongono e si scompongono in mille e più sfaccettature.
Molte altre volte invece ho rivolto lo sguardo verso me stessa, spesso nell’atto di auto - liberarmi di lacci che mi tenevano costretta, spesso in pose poco classiche ma con un alt(r)o valore simbolico, lasciando che l’espressione artistica diventasse in questo modo non più mero (quanto però fondamentale) confronto con se stessi ed esercizio all’autoconsapevolezza, ma un mezzo realmente efficace per esprimere un disagio percepito.
Attraverso queste immagini infatti, le situazioni in cui mi sentivo costretta, soffocata, a cui sentivo soggetto il mio essere contro la mia volontà al momento della “creazione”, vengono esorcizzate.
Il mio corpo e dunque il mio essere reagiscono liberandosi, e lo fanno attraverso il fare, il dipingere, che sono essi stessi il percorso di trasformazione terapeutico di cui il dipinto-disegno non è altro che prodotto ultimo; in ognuno di questi è mostrato il processo di liberazione avvenuto mentre l’opera era in divenire, come se attraverso le immagini si svelasse ciò che è avvenuto nell’artista (e dunque in me stessa), durante il tempo della creazione dell’opera.
Essa è dunque specchio di una realtà interiore che si evolve e si modifica grazie e attraverso il processo catartico-guaritore dell’arte.
Non il foglio, il quadro, l’oggetto dunque, ma il processo è il vero protagonista di questi lavori, quasi mai firmati, proprio a simboleggiare un processo di trasformazione che potrebbe ancora essere in atto.
Anche se il metodo di indagine si è trasformato nel corso del tempo, questi dipinti-disegni rappresentano ancora una parte molto importante della mia vita, della mia ricerca personale e del mio essere.