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Biografia

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Astrid Sarrocco nasce a Roma il 24 aprile 1991, dove vive e lavora.

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Sin da piccola manifesta un particolare interesse nei confronti del disegno, particolarmente ispirata ed esortata da entrambi i suoi genitori, appassionati disegnatori e grandi amanti dell’arte, sebbene nessuno dei due “artista” nel senso proprio del termine. Dopo aver conseguito il diploma in studi classici nel 2011 presso il liceo romano statale T. Lucrezio Caro, studi rivelatisi per lei fondamentali sotto vari aspetti, si iscrive dapprima al corso di pittura del maestro e artista Michele Marcozzi presso la Scuola Romana d’Arte “Matearts” e poi alla scuola di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Roma in cui si laurea nell'ottobre del 2015 con votazione di 110/110. Successivamente si è specializzata presso lo stesso istituto in Grafica d’Arte, ottenendo nell’ottobre 2018 il diploma di II° livello con votazione 110/110 e lode.

Attualmente lavora come illustratrice freelance.

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La sua ricerca artistica muove i primi passi dalla figura umana, attraverso lo studio e la rielaborazione in chiave pittorica di corpi ed espressioni appartenenti sia a soggetti reali che “immaginari”, giungendo solo successivamente ad un campo d’indagine più ‘familiare’ e cioè il proprio corpo, inteso e percepito come simbolo ed estensione della propria identità, in un percorso di auto-affermazione e auto-accettazione costantemente in divenire. Queste le basi che confluiscono nell’attuale parte della propria ricerca artistica vòlta ad indagare il ruolo e il valore della propria pelle, dei confini del proprio corpo, simbolo e sinonimo di identità e memoria che si costituisce come estensione assoluta ed effettiva del proprio Se’ psichico.

Un luogo di scambio tra interno ed esterno, tra percezioni e sensazioni, una ‘terra’ in cui ogni evento lascia traccia del proprio accadimento attraverso segni, cicatrici, pieghe... riconfigurandone di volta in volta gli elementi, in un processo costantemente “in fieri”. Una pelle nascosta, che quotidianamente si cela “invisibile” all’occhio dell’osservatore, ma che attraverso l’arte diventa visibile e “condivisibile”; attraverso le proprie tracce che sono come testimonianza, lascito, spolia di ciò che accade, del tempo, della memoria e dell’identità stesse che attraverso le opere dell’artista si offrono stavolta allo sguardo dell’Altro, donandogli i ricordi di un istante, affermando e gridando al mondo la propria esistenza, la propria identità; una propagazione del proprio Io che, esposta, lascia questa dimensione di autoreferenzialità per darsi nel Mondo esperendone in modo diretto, ne conserva e ne mostra le tracce e, con la sua presenza, lo modifica in parte. Ma è anche testimonianza diretta del “bisogno di cambiare pelle”, così come fanno rettili e ragni attraverso l’ecdisi o muta per crescere e passare ad un diverso stato del proprio essere, un bisogno fisiologico che “comporta momenti di apertura e vulnerabilità, di esposizione ai predatori, di fragilità. Nonostante ciò si rischia. Il corpo rischia per cambiare. Il corpo sa già, sempre, come fare. Quando cambia pelle, il corpo sta solo ricordando.” Nonostante il proprio lavoro stia prendendo ‘forme’ diverse dalla pittura e dall’incisione vera e propria, aprendo la strada a progetti diversi tra loro e che sembrano a volte non parlare la stessa lingua, quasi fosse una Babele contemporanea, anche quando il dialogo sembra impossibile, la matrice originaria è la stessa e tutti questi elementi per quanto unici, si fondono in un’unica grande corrente che scorre e fluisce nella stessa direzione.

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Oltre alla sua ricerca artistica, attualmente si dedica a vari progetti che comprendono illustrazione, incisione, ceramica, processi di stampa alternativi ed ecosostenibili colore e tintura naturale.

Attualmente collabora con la casa editrice "La Noce d'Oro", per la quale realizza le copertine dei libri pubblicati.

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